C'è stato un tempo, quando ancora la scuola elementare non aveva annichilito il mio spirito creativo, nel quale disegnavo moltissimo con il pennarello nero, quell'ossessione di "riempire gli spazi bianchi" con i colori che hanno certe maestre non aveva ancora turbato le mie infantili fantasie.
I miei soggetti preferiti erano sostanzialmente due: i cani e i giocolieri.
Il perché in realtà è abbastanza banale, mi era stato regalato uno splendido libro illustrato con una splendida storia: "Alex il piccolo fantastico giocoliere".
Uno spesso si guarda indietro e pensa a quelle opere letterarie che sono state pilastri della sua formazione, roba che ha segnato un prima e un dopo nella sua coscienza. Ecco: il mio primo "prima e dopo" parla di un bambino che non vuole prendere "una posizione" nel mondo degli adulti, ma vuole stupire il pubblico del circo con la sua personalissima arte, lui e il suo cane Theodoro.