E' l'ora di scarabocchiare!
Okkei, mi dico, prendo la mia penna preferita, che non è che sia proprio la mia preferita, ma in questi giorni mi piace disegnare così...
Poi penso che la torta di mele è venuta proprio bene e che potrei cominciare da lei questa avventura-allenamento nel mondo del disegno.
Poi arriva la sera e, guardandomi intorno in cerca di qualche "preda" da ritrarre, mi rendo conto di avere una gran sete. Apro la credenza e appare davanti a me un tubetto di vitamine effervescenti. Mi piace come sfrigolano quando si dissolvono nell'acqua.
Eppoi arriva il momento di ritrarre le azioni, di immaginarsi dall'esterno, di attingere dalle immagini impresse nella memoria.
La situazione che ho illustrato non è affatto ordinaria, ma si è ripetuta molte volte perché ho posato per le foto di parecchi cappelli.
E, non per farmi pubblicità (non sia mai!), ma se vi interessasse vedere i frutti di questo set fotografico qui di seguito rappresentato allora cliccate qui.
Il fuoco e il calore sono cose che diamo per scontate, ma quando l'inverno incalza ed è l'unica cosa che utilizzi per riscaldarti il tutto prende una piega un po' diversa.
Personalmente amo moltissimo il rumore del fuoco, lo scoppiettio della legna che arde, il suo cambiare colore e forma. Ci sono legni che sviluppano delle fiamme alte e svolazzanti, ma che si estinguono presto e altri che mantengono una fiammella lieve, ma potrebbero durare ore.
E qui termina la prima session di scarabocchi! Vi esorto caldamente ad acchiappare ciò che più vi piace per disegnare e prendervi un momento per voi stessi e...ritrarre l'ordinario, lo straordinario, il banale, il movimento, la staticità, il brutto, il piacevole, il disgustoso, l'amato, il passato, il presente, il futuro. Insomma, più ci si guarda intorno (ma anche dentro, eh!), più spuntano soggetti per i nostri disegni e, più osserviamo, più le nostre capacità si sviluppano.
Buono scarabocchio a tutti!!
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